Emergency Surgery in a "No-Covid-19 Spoke Center" during the pandemic. One year of experience and a new organizational model
- PMID: 35503058
Emergency Surgery in a "No-Covid-19 Spoke Center" during the pandemic. One year of experience and a new organizational model
Abstract
Aim: We analysed our one-year surgical activity in a spoke 'COVID-19 free' centre during the pandemic in South Italy.
Material of study: From Feb 2020 to Feb 2021 we performed 800 operations (40% in emergency and 60% of major surgery). We applied restrictive measures for the access of patients in our department from 15/2/2020 after several cases of unclear fever. Visitors were not allowed to stay in the ward.
Results: In the first period of lockdown, from March to June 2020, in our Region, biomolecular test was indicated only for symptomatic people. We organized the hospitalization with a sealed compartment system (that we defined "boing system") in which the patient stationed in an 'isolation room' for at least 48 hours upon the entry. From July 2020 molecular test were made to all patients before hospitalization. The boing system remains for emergency recovery.
Discussion: In the first phase of pandemia we chose to subject patients to serological examination based on the IgM assay to consider them negative. We organized the hospitalization with a sealed compartment system (that we defined "boing system") CONCLUSION: In the first phase of the pandemic the serological examination has shown high specificity in identifying positive patients for COVID 19. In that period we supposed that patients with negative serology could be considered non-contagious Neither patients or staff has been resulted positive to SarS CoV2 test.
Key words: Covid 19, Emercency Surgery, Spoke Center, Pandemia, Serological Tests.
Abbiamo analizzato la nostra attività chirurgica nell’arco dell’anno pandemico dal Febbraio 2020 al Febbraio 2021. In questo lasso di tempo il nostro Presidio Ospedaliero, il ‘D Camberlingo’ di Francavilla Fontana – ASL Brindisi, era stato designato, ed è tuttora, centro ‘Covid- 19 free’. Nonostante le restrizioni alla nostra attività elettiva abbiamo eseguito 800 interventi, il 40% dei quali in regime d’urgenza con un 60 % di interventi di chirurgia maggiore. Dal 15/2/2020 dopo aver notato diversi casi di febbre poco chiara abbiamo applicato misure più restrittive per l’accesso dei pazienti nel nostro reparto di degenza. Ai visitatori non è stato più permesso di rimanere nel reparto. Nel primo periodo di lockdown, da marzo a giugno 2020, nella nostra Regione, il test biomolecolare è stato suggerito solo per le persone sintomatiche. In questa fase fase della pandemia abbiamo scelto di sottoporre i pazienti ad esame sierologico basato sul dosaggio delle IgM. L’assenza di tali anticorpi ci permetteva di considerarli negativi. Abbiamo organizzato il ricovero con un sistema a compartimenti stagni, definito “sistema boing”, in cui il paziente stazionava in una “stanza di isolamento” per almeno 48 ore dal momento dell’ingresso. Da luglio 2020 sono stati effettuati test molecolari a tutti i pazienti prima del ricovero. Il ‘sistema boing’ è rimasto tuttora per i pazienti ricoverati in regime d’urgenza. Questi ultimi infatti restano in stanza di isolamento in attesa dell’esito del tampone molecolare a cui vengono sottoposti. Nella prima fase della pandemia l’esame sierologico ha mostrato un’elevata specificità nell’individuare pazienti positivi al Sars-CoV2. Grazie a questo sistema di compartimenti stagni, al tempestivo ricorso al test sierologico e/o molecolare in caso di sintomi sospetti e all’utilizzo della laparoscopia con trocar con sistemi di aspirazione incorporata non abbiamo registrato positività al nuovo coronavirus né tra il personale né tra i ricoverati.
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